Arredare, abbellire, proteggere, creare spazi per il tempo libero: una bella casa è fatta anche di piccole strutture che ci permettano di far ciò. Un gazebo, una o più tettoie, tende da sole, profumatissime pergole ed imponenti porticati: le idee per rendere unica la vostra casa ci sono tutte. Ed i permessi? Qui la situazione si complica un po’…

Criteri generali: quando richiedere i permessi per costruire?

Partiamo dal presupposto che la questione dei permessi non sempre è facile da comprendere. Persino gli addetti ai lavori qualche volta a tal riguardo hanno delle esitazioni. Eppure la legge non ammette ignoranza: è quindi bene avere sempre le idee chiare in merito. 

Il criterio generale che regola la necessità o meno di richiedere le autorizzazioni per la costruzione di strutture esterne all’abitazione è quello della permanenza. Se un oggetto è facilmente rimovibile, utilizzabile per un periodo limitato dell’anno e non altera l’armonia del paesaggio circostante, in genere rientra nell’elenco delle opere di edilizia libera. Che significa? Semplice, che per costruire non è necessario ricorrere ai permessi comunali. Va da sé a questo punto che gazebo di una certa rilevanza, tettoie e porticati imponenti richiedono delle autorizzazioni. Lo stesso non si può dire invece per strutture più leggere (almeno visivamente), per esempio le pergole.

Diverso, se non altro in parte, è il discorso per quanto riguarda l’installazione di tende da sole. Nonostante queste possano potenzialmente essere utilizzate anche tutto l’anno e in qualche modo contribuiscano a definire l’aspetto di un quartiere o di una città, il loro montaggio si ritiene assimilato ad un normale intervento di edilizia libera.

Le tettoie

Le tettoie sono delle costruzioni che, spesso ancorate ad una parete, consentono di trovare ombra e riparo dalle intemperie. La loro struttura, sebbene sia stata spesso assimilata a quella delle pergole, differisce da queste ultime per svariate ragioni. Ad oggi, nonostante sia stata una decisione molto ponderata e quasi sofferta, la magistratura ha stabilito che per la realizzazione di una tettoia è necessario un permesso edilizio. Essa è soggetta a specifiche verifiche strutturali e l’autorizzazione a costruirla è subordinata quindi alla presentazione di un progetto da presentare agli organi competenti.

In particolare gli esperti del mestiere valuteranno la solidità e la sicurezza della tettoia, l’osservanza dei parametri relativi alle distanze minime rispetto ad altri edifici vicini e, soprattutto, i vincoli a livello paesaggistico ed architettonico.

Tutto qua? Ovviamente no! La situazione si complica quando la tettoia deve essere costruita da un privato residente in condominio. In questo caso è necessario ottenere anche l’assenso degli altri abitanti dello stabile. Il permesso di costruire deve essere richiesto, una volta superate tutte le difficoltà sopra elencate, agli uffici competenti del Comune di riferimento (cioè quello dove sorge l’immobile).

Tende da sole

Come anticipato poco prima, l’installazione di tende da sole non necessita di particolari permessi. Esse infatti non sono da ritenersi pertinenze né tanto meno possono dirsi vere e proprie opere edilizie. In generale quindi la loro realizzazione rientra nell’alveo degli interventi di manutenzione straordinaria gestibili dal privato cittadino.

Tuttavia le tende da sole, specie se installate in zone particolari della città, possono costituire un elemento di disturbo per l’armonia degli arredi urbani. Per questo motivo, prima di iniziare i lavori, è buona norma far pervenire al Comune una nota in cui si avvisa della loro imminente installazione (CIL per intendersi).

Anche in questo caso la situazione si complica se le tende da sole devono essere montate sul balcone di un appartamento condominiale. Eventualmente infatti diventa obbligo attenersi alle normative del complesso residenziale ed ottenere il consenso degli altri inquilini. Colori e modelli, ad esempio, dovranno essere gli stessi per tutto lo stabile. E’ bene, prima di acquistare la tenda consultare l’amministratore e leggere il regolamento di condominio.

In più, se l’edificio in questione sorge in un centro di particolare valore storico-architettonico prima di iniziare i lavori è necessario attendere pure l’autorizzazione della Sovraintendenza dei beni culturali. Anche delle semplici tende da sole infatti, installate magari sulla facciata di un palazzo antico, possono bastare per deturpare la costruzione.

Porticati

Il porticato non può dirsi una costruzione amovibile, soprattutto se ha dimensioni particolarmente imponenti. La sua particolare struttura poi consente anche di ampliare la superficie di uno stabile e, se arredato, costituisce un vero e proprio surplus alla metratura di casa. Come molte altre costruzioni esterne poi la sua realizzazione influisce in qualche maniera sull’equilibrio e l’armonia del paesaggio circostante.

Per tutti questi motivi, come testimoniano diverse sentenze emesse a tal riguardo, la costruzione di un porticato (per uso privato o commerciale poco importa) deve essere preceduta dalla richiesta agli uffici comunali di un permesso per costruire.

Gazebo

Per quanto riguarda il gazebo è difficile stabilire se sia o meno necessario richiedere al Comune il permesso per costruire. In genere le autorizzazioni sono richieste, come già detto, quando si ha a che fare con strutture utilizzabili per tutto l’anno e di difficile rimozione.

Spesso, come nel caso del gazebo, possono entrare in gioco anche altri parametri: dalle dimensioni all’impatto visivo, dall’armonia urbana allo stile. Per realizzare quindi una simile struttura può essere necessario ottenere dal Comune il permesso per costruire.

Se i periti dell’ufficio competente ritenessero il progetto del gazebo conforme alle regole sull’edilizia libera non servirebbe invece alcun tipo di autorizzazione.

Dato che però gli enti possono adottare in materia dei regolamenti comunali o interpretare in maniera abbastanza elastica la legge nazionale, per sicurezza prima di avviare i lavori è sempre meglio fare una capatina al Municipio; non si sa mai…

Glossario unico

Quanto affermato in relazione alle autorizzazioni per la costruzione del gazebo, è spesso stato argomento di dibattito, anche abbastanza acceso, tra gli addetti ai lavori. Giudici, architetti, ingegneri edili e semplici privati infatti si sono non di rado trovati davanti ad equivoci, compromessi e molti dubbi. Dato che la regolamentazione in materia di permessi per costruire si è rivelata negli anni un po’ labile e comunque soggetta a libere interpretazioni, si è pensato di porre rimedio.

Nel glossario unico pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale, sono state elencate tutte le strutture appartenenti alla categoria dell’edilizia libera. In cantiere c’è anche un documento-corollario. Esso servirà a chiarire la questione in merito al tipo di autorizzazione da chiedere per tutte quelle strutture escluse dal suddetto elenco.