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Il campetto del paese? Un’istituzione, senza dubbio, ma ormai è quasi inservibile. Per provvedere alle esigenze della collettività (garantire ai giovani la presenza di adeguate infrastrutture e prevenire il degrado urbano) è stato di recente varato un provvedimento, per così dire, “sport-friendly”. Quest’ultimo prevede delle interessanti agevolazioni per i Comuni che intendono ripristinare i loro impianti sportivi; una vera e propria manna dal cielo per i più giovani e per gli atleti!

Scopo del provvedimento

Lo scopo del progetto non è soltanto quello di ripristinare parte dell’arredo urbano. Avere dei luoghi adibiti alla pratica pubblica dello sport costruiti a regola d’arte e perfettamente funzionali significa dare modo ai cittadini di praticare attività fisica a prescindere dalla possibilità economica che essi hanno di frequentare o meno le palestre private. Tale vantaggio si inserisce quindi nell’alveo dei provvedimenti volti alla garanzia della salute collettiva.

Questi impianti poi costituiscono centri attivi di aggregazione e, se ben funzionanti, possono contribuire alla crescita sana ed equilibrata dei nostri giovani nonché costituire una valvola di sfogo per gli adulti.

Gli impianti sportivi inoltre, in relazione alla loro importanza sul territorio, possono rappresentare anche una fonte di guadagno per diverse attività collaterali presenti nei  dintorni. Il provvedimento ha quindi una discreta importanza, maggiore sicuramente di quella che ad uno sguardo un po’ distratto, gli si potrebbe attribuire.

Cosa si intende per “impianti sportivi”?

Prima di analizzare nel dettaglio i punti salienti del provvedimento, è necessario intendersi al meglio circa la definizione di impianti sportivi. Contrariamente a quello che ritengono in molti, identificarli con il campo da gioco e gli annessi spogliatoi è un po’ riduttivo.

Per fortuna infatti rientrano nella categoria non soltanto questi luoghi, centri pulsanti della struttura, ma anche le tribune, le aree accessorie e le eventuali zone di ristorazione inglobate nel complesso. 

Mutui a tasso agevolato: a chi sono destinati? 

L’erogazione dei suddetti mutui a tasso agevolato riguarda essenzialmente i Comuni italiani. Da questo luglio al prossimo 5 dicembre, gli enti potranno richiedere tali aiuti per ripristinare o mettere a norma tutte le strutture sportive pubbliche che sorgono all’interno del paese.

Come richiederli?

Per poter richiedere tali finanziamenti a tasso agevolato si dovrà far riferimento al bandoSport missione comune” del 2018. Gli incaricati si premureranno di inoltrare richiesta tramite PEC alla casella icsanci2018@legalmail.it. Le domande dovranno pervenire all’indirizzo email entro e non oltre la mezzanotte del prossimo 5 dicembre.

Il bando: quello che c’è da sapere

La regolamentazione relativa al bandoSport missione comune” è abbastanza articolata. Ogni ente potrà inviare richiesta di mutuo agevolato per una sola struttura comunale. Anche se sul territorio sono quindi presenti più realtà da riqualificare, sarà necessario scegliere la più urgente o fattibile.

Tra i documenti da presentare già al momento dell’invio della mail, non devono mancare:

  • una scheda tecnica 
  • il progetto
  • i dati relativi all’area da riqualificare
  • il bilancio approssimativo dei costi dell’operazione

I progetti potranno riguardare diversi aspetti del restauro. I fondi ottenuti grazie alla partecipazione al bando, possono quindi essere utilizzati per apportare specifiche migliorie agli impianti sportivi comunali, nel dettaglio:

  • lavori tecnici ed architettonici: ossia tutto ciò che riguarda l’apertura di un cantiere, la costruzione, la maggiorazione della superficie sfruttabile, il restauro e la messa a norma della struttura
  • lavori di miglioramento dell’impianto sportivo: fanno parte della categoria tutte le opere finalizzate all’acquisizione di nuove attrezzature, alla regolarizzazione degli impianti ed al recupero estetico
  • acquisizione di nuove aree di costruzione

Dalla gara sono escluse tutte le strutture assimilabili alle piste ciclabili. I lavori avviati grazie a questi fondi dovranno partire entro 365 giorni dalla concessione e dovranno essere ultimati prima che trascorrano 24 mesi dall’erogazione del mutuo. I fondi concessi verranno equamente ripartiti tra tre scaglioni di utenza:

  • piccoli Comuni (popolazione non superiore ai 5 mila abitanti)
  • Comuni di medie dimensioni (città non capoluogo la cui popolazione non superi i 100 mila abitanti)
  • metropoli e grossi Comuni (popolazione superiore ai 100 mila abitanti)

E’ in ultimo importante sapere che il mutuo a tasso agevolato verrà offerto ai Comuni che dilazioneranno il debito per periodi non superiori ai 15 anni. Per finanziamenti il cui piano di ammortamento supera tale limite di tempo, ma non va oltre i 25 anni, sono comunque previste delle agevolazioni.

Un’interessante novità

Il bando “Sport missione comune” non è certo una novità: questo infatti è stato istituito già anni addietro. Il cambio epocale semmai consiste nella possibilità, introdotta per la prima volta nel 2018, di concorrere anche per le palestre (e simili) delle scuole. Tale misura rientra a sua volta nel nuovo “Piano triennale di edilizia scolastica” varato dal governo.

Grazie a questi provvedimenti le scuole potranno andare incontro ad un interessante processo di miglioramento e persino acquisire nuove aree o edifici da destinare alle ore di educazione fisica. 

Come specificato altrove, ripristinare le palestre scolastiche significa anche avvicinare allo sport i più giovani ed impegnarsi a fondo per combattere il dilagante fenomeno dell’obesità infantile. Le strutture poi potranno acquistare anche nuove attrezzature: insomma, non più pallavolo, atletica e calcio, ma anche discipline finora un po’ trascurate.

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