Amministratore di condominio 2.0 e/o Building Manager? Chi è questo Professionista che sostituirà la tradizionale figura dell’Amministratore di Condominio? Alla luce dei cambiamenti epocali in atto e della digitalizzazione che hanno pervaso il settore dell’”economia del condominio”, il Building Manager rappresenta “l’evoluzione 2.0 dell’Amministratore di condominio”.
In questa guida ci proponiamo di capire chi è il Building Manager, quali sono le sue competenze, le sfide che deve affrontare e perché rappresenta il “futuro” delle professioni legate all’amministrazione condominiale.
Building Manager: chi è e competenze professionali
Il Building Manager differisce dalla tradizionale figura professionale dell’Amministratore di Condominio e rappresenta la sua naturale evoluzione. Il Building Manager, a differenza dell’Amministratore del Condominio, svolge tutte quelle procedure legate all’attività amministrativa, contabile, legale, alla gestione dei pagamenti e degli incassi in maniera residuale.
Grazie all’evoluzione ed all’ausilio dei sistemi informatici, il BM è in grado di ottimizzare tutto il processo di amministrazione e di contabilità grazie al supporto dei software implementati su PC, laptop e su ogni dispositivo elettronico. Dunque, le competenze e le conoscenze professionali di questa nuova figura sono orientate a gestire gli aspetti di natura tecnica e di manutenzione di un “bene” immobiliare, oltre a ottimizzare i costi legati alla programmazione manutentiva.
Il Building Manager non è solo un mediatore, ma è un vero Consulente 2.0 in grado di trovare soluzioni tecniche specialistiche inerenti le valutazioni immobiliari e la gestione dei flussi energetici. La figura del Building Manager è stata battezzata con l’emanazione della Legge n. 220 del 17 dicembre 2012 “Modifica alla disciplina del condominio negli edifici”, il cui contenuto normativo ha rivoluzionato radicalmente il panorama delle professioni legate all’amministrazione condominiale.
Grazie al recepimento di questo testo normativo, la figura tradizionale dell’Amministrazione condominiale ha visto mutare le proprie competenze e conoscenze: oggi è considerato un mero contabile e gestore delle entrate e uscite monetarie di un condominio.
Building Manager: le “sfide” per il prossimo futuro
Per fare fronte alle nuove esigenze della clientela, l’Amministratore di condominio deve iniziare a ragionare in termini differenti, onde evitare di essere estromesso dal mercato.
La sua figura deve evolversi in quella del Building manager, il quale è in grado di:
- coordinare tutto un complesso sistema interdisciplinare
- avere competenze e conoscenze tecniche sofisticate
- fare fronte ad inaspettate alterazioni dei sistemi tecnici degli immobili
- valutare e prendere decisioni riguardanti gli aspetti legati all’energia
Per il prossimo futuro il Building Manager sostituirà in modo definitivo l’amministratore di condominio intenso nella sua tradizionale accezione.
Oltre alla classica attività di amministrazione e di contabilità, il Building manager assumerà un vero e proprio ruolo direzionale e manageriale e, sarà in grado di offrire servizi integrati con elevate potenzialità di sviluppo per il comparto economico del condominio.
In Italia, sono nati già dei primi network di specialisti del settore che, con l’evolversi dello scenario economico, si stanno sempre più affermando sul mercato e stanno sostituendo gradualmente la figura dell’Amministratore di Condominio. In Europa e nel resto del mondo la situazione è ben diversa: esistono già società di capitali che offrono servizi integrati per i condomini, creano valore per l’economia del condominio e generano indotto per il Sistema-Paese.
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