Governo M5S/Lega, finalmente in Italia è stato siglato un nuovo patto di governo. Il documento, lungo circa una quarantina di pagine, è stato firmato in queste ultime ore da Salvini e Di Maio. Alcune delle linee guida sottoscritte dai leader di Lega e M5S riguardano anche il settore edilizio ed immobiliare. Ne trarremo effettivo beneficio? Verranno tutelate solo alcune categorie?

Cos’è e come è strutturato il patto di governo?

Il patto di governo è un programma a cui le forze che guidano un paese devono attenersi per tutta la durata del loro mandato. All’interno del documento quindi si trovano parecchie voci riguardanti la maggior parte degli argomenti di pubblico interesse o su cui lo Stato è chiamato ad intervenire e legiferare. Questo scritto, sebbene in maniera trasversale, include anche dei punti riguardanti il settore immobiliare ed edilizio. Vediamoli nel dettaglio.

 

Benessere, ecologia e sicurezza

L’attuale governo sembra tenere in una certa considerazione i problemi legati all’ecologia ed al benessere pubblico. Questi aspetti della vita quotidiana si connettono in qualche modo anche al settore edilizio. Nello specifico i nuovi leader del paese si ripropongono di:

  • Depurare le tubazioni ancora ricche di amianto e piombo
  • Attuare un nuovo piano edilizio per le scuole evitando la creazione di “classi pollaio”
  • Ripensare ad un piano di edilizia penitenziaria atto ad evitare il problema del sovraffollamento delle carceri italiane
  • Migliorare e/o ripristinare la rete idrica un po’ ovunque
  • Ricostruire gli immobili delle aree terremotate snellendo al riguardo tutte le relative pratiche burocratiche
  • Riqualificare il patrimonio edilizio già esistente sul territorio italiano

  • Soppressione delle norme che prevedono il recupero forzato dei crediti
  • Riqualificare le vecchie strutture private attuando una politica del retrofit
  • Mettere in atto misure che possano ridurre il rischio di dissesto idrogeologico
  • Costruire edifici in grado di produrre energia pulita
  • Convertire vecchi edifici in strutture capaci di produrre energia pulita e ridurre gli agenti inquinanti
  • Eliminare le parti in amianto da scuole, case ed edifici pubblici 
  • Ripensare l’urbanistica delle città abolendo gradualmente le discariche e promuovendo sistemi più efficaci di smaltimento dei rifiuti
  • Razionalizzare l’impiego del patrimonio immobiliare non più in uso
  • Attuare una politica di gestione del suolo edilizio mirata al rispetto dell’ambiente
  • Revisione del sistema fiscale e introduzione della tanto attesa flat tax

Emerge già da questi primi punti del patto di governo l’idea di un’edilizia da sostenere ed agevolare a patto però di poter garantire il rispetto dell’ambiente. Non meno importanza avrebbe poi l’aspetto legato al benessere collettivo: l’equilibrio tra salute, edilizia ed ecologia non è per Di Maio e Salvini una chimera.

 

Aspetti finanziari

Non certo trascurabile è poi il legame tra mondo dell’edilizia e finanza. In particolare il patto di governo ha inteso tutelare in qualche modo i cittadini proprietari di beni immobiliari. Si è ritenuto infatti di:

  • Impedire alle banche la sottrazione forzosa di case et similia nel caso in cui i proprietari siano debitori
  • Riadattare il sistema di deduzioni e detrazioni
  • Snellire le pratiche per lo sgombero di edifici pubblici e privati occupati abusivamente
  • Snellire buona parte della burocrazia intimamente legata all’edilizia

Cultura e turismo

Particolarmente importante è poi la raggiunta consapevolezza che l’Italia è un paese ad alta vocazione turistica. Per questo motivo alcuni punti del patto del governo inerenti l’edilizia si connettono strettamente alle voci cultura e turismo. In particolare lo Stato si impegna a:

  • Attuare opere edilizie di restauro e manutenzione di edifici di valore storico e artistico
  • Abbattere le barriere architettoniche in luoghi turistici

Adesso che il documento, dopo mille peripezie, è stato redatto non ci resta che stare a vedere. Di Maio e Salvini manterranno le loro promesse?

Abusivismo

Un aspetto importante che avrà risvolti sul panorama immobiliare è quello degli alloggi occupati da abusivi.

Saranno agevolate e incentivate le procedure di sgombero per i 48 mila alloggi pubblici e privati occupati abusivamente e in assenza di condizioni di necessità certificate.