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Hai una casa disabitata nelle immediate vicinanze di un ateneo? Sicuramente l’idea di cederla in locazione ad uno o più universitari ti sarà spesso venuta in mente. Quale migliore espediente per arrotondare un po’?

Prima di affittare la casa ad un gruppo di studenti però è sempre bene documentarsi in materia di contratti; potresti trarne molti vantaggi ed evitare problemi con il fisco!

La formula contrattuale

La formula contrattuale da utilizzare in caso di affitto di un immobile a studenti universitari può rientrare nella categoria del “canone libero” o del “canone concordato“. In ogni caso si tratta di una locazione, per così dire, speciale e come tale soggetta a regole diverse rispetto ai normali contratti di affitto.

Generalmente il canone includerà clausole meno restrittive rispetto ad altri modelli ed entrambe le parti potranno in qualche modo concordare i parametri più importanti. In linea di massima verrà utilizzato l’allegato C del DM infrastrutture e trasporti del 16/01/2017. La formula inoltre prevede che il contratto abbia una durata compresa tra i 6 mesi ed i 3 (+2) anni.

Contratto a studenti universitari: obblighi per le parti

Per poter stipulare un contratto d’affitto destinato a studenti universitari è ovviamente necessario che il contraente attesti la sua iscrizione ad una facoltà e che il proprietario, seguendo le norme sugli accordi territoriali, possa provare di possedere una casa in un comune sede di università o immediatamente confinante.

Il paese in cui lo studente prenderà alloggio poi non deve coincidere con quello di residenza. Ciononostante, di questa tipologia di contratto non potranno beneficiare in alcun caso gli studenti stranieri momentaneamente in Italia grazie al progetto Erasmus.

Qualora poi l’affittuario volesse disdire l’accordo è tenuto a darne comunicazione al padrone di casa nel periodo compreso tra i 3 mesi ed i 30 giorni immediatamente precedenti al trasloco. Il proprietario invece non può sfrattare gli inquilini prima che scada il contratto. Ciò a meno che non sia stato pagato trascorsi i 20 giorni dalla data della scadenza del mensile.

Casi limite: l’affitto a più studenti

Qualora l’immobile lo permettesse, il proprietario potrebbe anche decidere di affittarlo ad un gruppo di studenti. In questo caso egli dovrà anche decidere se locare la struttura ad uno solo di loro concedendogli il diritto di subaffittare casa o se stipulare tanti contratti quanti sono gli inquilini.

Optando per la prima soluzione, il padrone di casa dovrà puntualmente essere informato circa i dati sensibili dei nuovi affittuari. In caso di mancato pagamento da parte di questi ultimi potrà inoltre pretendere che lo studente titolare di contratto gli corrisponda le somme pattuite.

Se invece uno dei tanti inquilini che popolano la casa decidesse di andar via potrebbe farlo senza sottostare alle regole sul preavviso. La sua quota però verrà pagata dai rimanenti affittuari.

Ed in estate?

In estate, chiuse le università, i ragazzi possono decidere di non usufruire dell’immobile. Se questi ultimi hanno abitato in un determinato alloggio per più di 12 mesi sono comunque tenuti alla corresponsione delle mensilità anche durante il periodo estivo. Questo ovviamente se vogliono garantirsi la possibilità di recuperare l’appartamento in autunno.

Per non pagare a vuoto il canone o non rimanere vincolati all’alloggio è comunque possibile subaffittare momentaneamente la casa presentando al proprietario una regolare comunicazione di sublocazione abitativa parziale.

Spese accessorie

Le tasse relative al possesso di televisione, le bollette e le spese condominiali sono sempre a carico degli studenti. Qualora gli universitari si rivelassero in tal senso morosi (quindi ammesso che paghino regolarmente l’affitto ma non, ad esempio, le spese del condominio) potranno essere sfrattati.

Tale provvedimento dovrà essere preso soltanto quando l’importo delle spese in arretrato avrà superato in euro due mensilità di affitto.

Locazione ad universitari: i vantaggi e le precauzioni

Affittare casa ad uno o più universitari può rappresentare per il proprietario dell’immobile un grosso vantaggio. Non soltanto quest’ultimo potrà arrotondare le sue entrate mensili ma, una volta regolarizzato il contratto, avrà diritto ad una serie di agevolazioni fiscali traducibili in detrazioni dalla dichiarazione dei redditi.

Prima di richiedere tali sgravi però è bene accertarsi di aver rispettato tutte le normative vigenti in materia di contratti diretti a studenti universitari. Qualora infatti l’importo della locazione fosse eccessiva si rischierebbe di incorrere in pesanti sanzioni o nell’obbligo di risarcire gli studenti.

In generale la legge prevede poi che a questa particolare tipologia di contratto possano essere applicate le norme sulla cedolare secca.

Se poi non si necessita di arrotondare lo stipendio si potrebbe scegliere di affittare una stanza o un appartamento a degli studenti senza chiedere denaro. Ovviamente tutto ha un prezzo quindi, in cambio, si proporrà agli inquilini di impegnarsi a fare da babysitter a figli e nipoti, occuparsi del cane, ecc. 

Infine, onde evitare problemi, è sempre bene prendere delle precauzioni. Quali? Prima tra tutte richiedere il versamento di una cauzione da utilizzare in caso di insolvenze o danni all’appartamento. Altra utile precauzione è quella di farsi rilasciare i dati sensibili dei genitori dell’affittuario; non si sa mai…

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